CLAUDIO CIGNATTA

Con il titolo “Percezioni” torna a esporre Claudio Cignatta. La mostra   si inaugurerà Sabato 17 novembre   alle 17.30   alla galleria “Spazio 53”   di Voghera   Piazza Duomo 53. Attraverso una trentina di tele a olio e tecniche miste il pittore sviluppa e approfondisce un   discorso cominciato oltre trent’anni fa: prendendo a pretesto frammenti di realtà , un albero (tema ricorrente e simbolico) , un corpo, un viso, li decontestualizza rendendoli il tramite   per una interpretazione di sentimenti ed emozioni   le cui tracce sembrano filtrate   attraverso lo scorrere del tempo lasciando che i   colori, caldi e avvolgenti, come   strappati ai ricordi, riemergano in una fluidità musicale. L’autore stesso ha definito la propria pittura   “transrealismo animistico” lasciando intendere che più che l’oggettività interessa la percezione emotiva del vissuto.

Il critico d’arte Giosuè Allegrini di lui scrive:

   “Le opere di Claudio Cignatta sono echi della seducente sensibilità espressiva di questo talentuoso artista, pienamente rappresentativi di una personalità profonda e raffinata, supportata da una mirabile creatività e da una rara capacità di ideazione e stupefazione.

La cromaticità vivida e perfettamente calibrata si amalgama sinergicamente, nelle Sue opere, con l’esperienza tangibile derivante dalla presenza strutturante della materia, intesa quale archetipo genetico, che viene mediata attraverso la tecnica del “frottage”, di cui fu maestro il pittore surrealista Max Ernst, e che costituisce la base fondante dell’indagine artistica di Claudio Cignatta, giungendo a rappresentazioni di grande pathos espressivo e raffinata ricerca analitica. Una ricerca che è stata, a suo tempo, definita “transrealismo animistico”, ossia “reinterpretazione del dato naturale, attraverso le suggestioni del vissuto frammiste all’emotività dell’attimo in cui le stesse vengono dipinte”, ma che a parere dello Scrivente sottende un’indagine artistica ben più articolata e profonda, che pone l’immagine al centro del tempo fluente, a sua volta mediato dall’effetto della memoria dell’uomo.  Le opere di Claudio Cignatta sono quindi una sorta di novelle monadi leibnitziane della contemporaneità.    Come nel giardino delle Esperidi anche qui c’è un varco sensoriale, una porta d’accesso invisibile, che consente di fendere la nebbia della quotidianità, della forma e della verosimiglianza ed aprire il passaggio fra quanto esistente nel mondo reale e quanto, invece, sotteso dall’universo immaginario collettivo. La chiave di volta è costituita, come detto, dalle immagini rappresentate che evocano antichi ricordi naturali, i quali vengono resi evanescenti e sbiaditi, quasi surreali, dal sapiente dosaggio di materia e colore.

Il tutto per dare spazio ad un rinnovato messaggio etico, di carattere universale, che stimoli l’intelletto e risvegli le coscienze, che è poi una delle principali peculiarità di questo considerevole artista. “

Qui le foto dell’inaugurazione. 

BIOGRAFIA

 Claudio Cignatta   (Travaco’ Siccomario 1954) pavese di nascita e vogherese dall’infanzia impara l’arte negli anni del liceo e la coltiva poi, concomitantemente alla   professione   di medico , stimolato e confortato dall’apprezzamento di critici e artisti già affermati come Lusardi , Grassi , Gasparini , Mainoli, Novaresio che frequenta e con cui collabora a quella fucina artistica che è stata la “bottega” del litografo Miles Fiori .Con quel gruppo partecipa   alla produzione di cartelle litografiche per anni edite dal Comune di Voghera. Un suo recentissimo   S. Sebastiano è nella omonima chiesa di via Emilia a Voghera.   Ha esposto   nel corso degli anni in numerose mostre personali alla galleria “Il Vicolo” di Voghera , in numerose collettive e alla galleria ” Juris & Pearl ” di Venezia.