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ERMINIO ANNUNZI

Event Details

  • From: 17/01/2015
  • To: 31/01/2015
  • Starting at: 17:00
  • Finishing at: 18:30

Address

  • Spazio 53
  • Piazza Duomo 53
  • Voghera

DI BOSCHI, DI ACQUA, DI TERRA… LUOGHI, ATTIMI E SUGGESTIONI IN BIANCO E NERO

C’è sempre un che di silenzioso e occulto nelle immagini di Erminio Annunzi, così come è da sempre “sotterraneo” il suo appassionato contributo alla formazione e al dibattito in ambito fotografico. Cercare di raccontare il linguaggio di questo autore non dovrebbe prescindere dal suo infaticabile impegno come artista, ma anche come docente e consulente, nel divulgare e secolarizzare una fotografia di paesaggio che, nel nostro Paese, stenta ad emanciparsi dai dogmi più professati. Nulla contro gli originali che hanno ispirato generazioni di ferventi devoti, anzi! Se da un lato troviamo l’emulazione pedante, dall’altro fioriscono le influenze, fotografiche e non, le suggestioni, a cui giustamente attingere a piene mani. Sono svariate quelle di Erminio Annunzi, in genere più emotive che intellettuali, e per questo non sempre facilmente accessibili.  È qui che s’innesta un patrimonio tecnico vastissimo e sapientemente amministrato che mescola continuamente le carte in tavola, accostando con disinvoltura linguaggi e strumenti, analogici e digitali, in un perenne ma gradevolissimo!, smarrimento dell’osservatore. Quando si dice che per arrivare a infrangere le regole un artista le deve prima padroneggiare, si incorre in una grande ovvietà ed eppure in molti preferiscono dimenticarsene. Annunzi le applica e le sovverte a suo piacere, non senza un certo divertimento. Mai in modo manieristico, ma subordinandole sempre alla propria poetica: una fotografia, la sua, sfuggente e relativa, dove, come nella fisica quantistica, i conti (i pixel?) sembrano non tornare mai. Quello in mostra allo SPAZIO 53 è un breve ma efficacissimo viaggio nella sua produzione più recente. L’ambientazione, il Parco del Ticino, è di quelle care all’autore che tanto quanto sa spaziare in termini di visione, è tuttavia rimasto fedele a certi luoghi, come chi abbia amato, a lungo e con struggimento, solo poche donne.  L’amore per i paesaggi che si snodano attorno al fiume Ticino è l’inevitabile frutto di alcune delle premesse, mi sbilancio definendole ideologiche, di tutto il lavoro di Annunzi: da una parte, il deciso rifiuto del sensazionale e dell’esotico, tante volte abusati come scorciatoia; dall’altra, una sorta di religione del quotidiano, inteso come macro mondo sentimentale fatto di elementi familiari, contigui e, agli occhi dei più, “minori” perché troppo vicini, troppo domestici e, per questo, non più degni della nostra attenzione.  Facile, quindi, comprendere la predilezione di Erminio Annunzi, che vive a Milano, per un paesaggio che lui stesso definisce, spesso beffardamente, a km zero. Un territorio reso, nelle fotografie in mostra, con tratti essenziali e decisi, assimilabili all’incisione, valorizzati da una composizione “a togliere” e per questo mai enfatica, neppure quando la vegetazione stessa è traboccante. Protagonisti assoluti, assieme all’acqua e alla foschia, gli alberi, soggetti privilegiati, e immancabili, nella produzione dell’autore lungo tutta la sua carriera. La successione delle immagini esposte prescinde da analogie o contrasti, non desidera raccontarci nulla. Fa molto di più: ci precipita nell’ombra. Un lento piano sequenza, un’inattesa epifania del Nero che progressivamente divora il Bianco totalizzante, candido e opalescente, di cui avevamo fatto esperienza un attimo prima.

Arianna De Micheli

Qui le foto dell’inaugurazione. 

 

BIOGRAFIA

Nel  lungo percorso fotografico professionale che lo ha portato ad affrontare molti generi diversi di fotografia, Erminio Annunzi ha collaborato con varie riviste italiane ed estere di natura a carattere divulgativo e scientifico e sue immagini sono apparse su libri e guide naturalistiche. Inizia nel 1992 una collaborazione con l’agenzia fotografica “Daily for Press” e per l’agenzia “Associated Press”, occupandosi di fotografia sportiva e reportage; è grazie a queste collaborazioni che pubblica fotografie sulle maggiori testate giornalistiche italiane (Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, la Voce, IL Giornale, La Repubblica). Dal 1999 è docente di tecnica fotografica, fotografia di paesaggio e creatività presso ISTITUTO ITALIANO DI FOTOGRAFIA.  Da circa otto anni ha iniziato una intensa collaborazione con Canon Italia, nell’ambito di questa collaborazione ricopre il ruolo di docente per i corsi di fotografia Canon Academy e per i seminari di fotografia digitale dedicati alla ripresa fotografica e alla stampa.

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