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GIANNI MAFFI

Event Details

  • From: 08/04/2017
  • To: 27/05/2017
  • Starting at: 17:00
  • Finishing at: 18:30

Address

  • Spazio 53
  • Piazza Duomo 53
  • Voghera

WONDERLAND

“Il regno delle meraviglie può essere perfettamente incarnato dal mondo onirico rappresentato dalla dimensione della festa e del gioco, una dimensione che trova corpo nei circhi, nei luna park, nelle fiere. Gianni Maffi si è avventurato in questo regno di fantasia cercando di documentarne la dimensione atemporale, la magia nascosta in un quotidiano che ai nostri occhi di “comuni mortali” appare fantastico (ma che così fantastico forse non è), i rimandi popolari al passato, i contrasti tra il piccolo microcosmo placido e organizzato rapportato al contesto urbano di non luogo in cui va a inserirsi. Le sue fotografie, sottolineate dall’uso del bianco e nero, sono prive di presenza umana, possono provenire da un qualsiasi luogo e da un qualsiasi tempo, inserite in un clima sospeso tra fantasia e realtà”.

[…] La scelta del bianco e nero al posto del più realistico colore, soprattutto in relazione

a un materiale così fortemente caratterizzato, può essere rischiosa ma l’autore, fine indagatore e interprete della realtà contemporanea ricordo il successo avuto recentemente con la sua raccolta di paesaggi italiani “Italian memories” ha operato questa scelta volendo accentuare la diacronia tra una manifestazione ludica pubblica che sembra riproporsi sempre uguale a se stessa e il tempo presente.

Le immagini dei tendoni, dei cartelli pubblicitari dei circhi, delle attrezzature delle giostre, sono inquadrate in spazi pubblici, tendenzialmente periferici ma non sempre in modo che si perde la percezione del tempo: alcune fotografie potrebbero essere state realizzate negli anni cinquanta, avvolte in una patina di malinconico neorealismo.

Occorre indagare nelle pieghe delle inquadrature per scorgere elementi più contemporanei

e realizzare per esempio che l’elefante sul carro è finto e il suo iperrealismo plastificato accentua ancor più questo effetto di straniamento, facendo riflettere, ancora una volta, sul connubio intrigante tra realtà e finzione, tipico di un linguaggio così fortemente caratterizzato dalla modalità visiva bidimensionale.

Pio Tarantini

Qui le foto dell’inaugurazione. 

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