Event Details
- From: 09/04/2016
- To: 13/05/2016
- Starting at: 17:00
- Finishing at: 18:30
Address
- Spazio 53
- Piazza Duomo 53
- Voghera
CRAZY PHONE
La fotografia per Guido Colla è un’avventura che lo porta in mondi nuovi, attraverso esplorazioni che si avvalgono della tecnologia per spostare sempre in avanti la percezione della realtà. Già, perché se la fotografia si è nutrita da sempre del mondo reale, dell’immagine di cose, persone e paesaggi, con l’avvento del “digitale” questa frontiera si è allargata. E Guido Colla ha percorso per intero questo cammino, partendo dal bianco e nero per giungere alla fotografia catturata con lo smartphone, con la visione aperta e attenta dello sperimentatore e di chi vuole sempre vedere oltre il confine. Le sue immagini parlano di una realtà trasfigurata, ma pur sempre presente. I volti e i luoghi appaiono in questa nuova dimensione visiva nel dettaglio, nel particolare, ma l’insieme diventa un mondo fantastico, rivisitato con occhi nuovi. Al fotografo abbiamo sempre chiesto di vedere quello che noi non vediamo: anche l’oggetto più comune il grande fotografo lo vede sotto una luce e un punto di vista nuovo e lo fa scoprire come fosse la prima volta. La fotografia è lo sguardo del fotografo, la sua visione del mondo, un modo di vedere fatto di tecnica e cultura con la capacità di selezionare, di inquadrare e di percepire l’anima delle cose. Josè Saramago, grande scrittore portoghese, ha posto l’accento su questo aspetto segreto. In “Oggetto quasi” le cose sono protagoniste di una vita surreale e fantastica e diventano quasi animate. Una visione comune all’intima realtà di queste immagini, catturate con leggerezza e riviste con occhio creativo. A questo ambito visivo Guido Colla aggiunge l’uso sapiente del colore. Nella sua fotografia questo diventa onirico e consacra l’abilità di fare della tecnica un linguaggio, accentuando le tonalità spente e stendendo un velo sulla realtà per renderla un’espressione personale, bene individuabile, oltre la semplice apparenza. Colla dialoga con il mondo attraverso la fotografia e restituisce il reale attraverso la “divina mimesi” della forma artistica.